MINI CONTRATTI DI SVILUPPO PER IL SUD
Il Ministero delle imprese e del made in Italy (MIMIT) ha firmato, il 12 agosto 2024, un decreto ministeriale che definisce le regole per i mini contratti di sviluppo, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 16 ottobre 2024.
La misura agevolativa è finalizzata a sostenere la realizzazione di investimenti produttivi di media dimensione finanziaria, compresi tra i 5 e i 20 milioni di euro.
DESTINATARI:
imprese di qualsiasi dimensione (piccole, medie o grandi) che hanno sede nel Mezzogiorno (Molise, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna) e che operano nelle tecnologie critiche definite dal nuovo regolamento UE STEP:
a. tecnologie digitali e innovazione delle tecnologie deeptech;
b. tecnologie pulite ed efficienti sotto il profilo delle risorse, incluse le tecnologie a zero emissioni nette;
c. biotecnologie, compresi i medicinali inclusi nell’elenco dell’Unione dei medicinali critici.
PIANI DI INVESTIMENTO AMMISSIBILI:
I piani di sviluppo possono riguardare:
1. la creazione di una nuova unità produttiva;
2. l’ ampliamento della capacità di produzione di un’ unità produttiva esistente;
3. la riconversione di un’unità produttiva esistente (diversificazione della produzione per ottenere prodotti mai fabbricati in precedenza);
4. la ristrutturazione di un’unità produttiva esistente (cambiamento fondamentale del processo produttivo esistente attuato attraverso l’introduzione di elementi innovativi, emergenti e all’avanguardia con un notevole potenziale economico).
DOTAZIONE FINANZIARIA:
300 milioni di euro, provenienti dal Programma Nazionale “Ricerca, Innovazione e Competitività” (PN RIC 2021–2027) così ripartiti:
– 100 milioni di euro per l’Operazione Programma 1 (OP 1) a sostegno delle PMI;
– 200 milioni di euro per l’Operazione Programma STEP, destinati a PMI e grandi imprese.
La dotazione può essere incrementata da successive ulteriori assegnazioni di risorse finanziarie, anche di provenienza regionale.
Le agevolazioni sono concesse nella forma di contributi a fondo perduto secondo le seguenti percentuali:
* 55 % per le piccole imprese;
* 45 % per le medie imprese;
* 35 % per le grandi imprese.
Le aziende beneficiarie devono garantire un contributo finanziario pari ad almeno il 25% del totale delle spese ammissibili.
Per le sole spese relative a consulenze connesse alla realizzazione del piano di investimenti, le agevolazioni sono concesse nella misura del 50% delle spese ammissibili.
SPESE AMMISSIBILI:
– suolo aziendale e sue sistemazioni (max 10 % del tot dell’investimento ammissibile) ;
– opere murarie e assimilate (max 40 %);
– macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica (anche le spese per la realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili o di impianti di cogenerazione);
– programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi (per le imprese di grandi dimensioni tali spese sono ammissibili fino al 50 % dell’investimento complessivo ammissibile).
Solo per le PMI sono ammissibili anche le spese relative a consulenze per la realizzazione dei piani di investimento nella misura del 4% dell’importo complessivo.
Le domande potranno essere presentate attraverso la piattaforma di Invitalia.
Con successivo decreto del MIMIT saranno definiti i termini e le modalità di presentazione delle domande.
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