RIFORMA BONUS EDILIZI: COSA CAMBIA DAL 2025
Durante l’assemblea di Confindustria tenutasi il 18 settembre scorso a Roma, la Premier Giorgia Meloni ha anticipato l’arrivo della riforma dei bonus edilizi per il 2025 e ha annunciato che non ci saranno bonus per ristrutturare la seconda e la terza casa, prospettando così un taglio dei bonus edilizi.
Nelle intenzioni del Governo c’è proprio quella di revisionare i bonus edilizi in vigore.
Dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2027 , il bonus ristrutturazione sarà ridotto passando dal 50% al 36% , e di seguito anche l’importo massimo agevolabile delle spese agevolabili per unità immobiliare da 96 mila a 48 mila euro .
A partire dal 1° gennaio 2025 il superbonus scende dal 70% al 65% .
Dal 1° gennaio 2028 al 31 dicembre 2033 l’agevolazione edilizia passerà dal 36 al 30% .
La riforma dei bonus edilizi, che dovrebbe entrare in vigore nel 2025, potrebbe prevedere una sola aliquota confermando l’ Ecobonus al 65% , ma solo per gli interventi di efficientamento sulla prima casa (come la sostituzione degli infissi, l’installazione di pompe di calore, cappotti termici e impianti di riscaldamento a pavimento) dando la priorità alle fasce di reddito meno abbienti e gli edifici situati nelle aree periferiche.
Inoltre, la riforma dei bonus fiscali potrebbe avere pianificazione triennale (2025-2027) e includere l’obbligo di sottoscrivere una polizza assicurativa.
Il nuovo sistema di bonus potrebbe dividersi in due principali strumenti: da un lato, le detrazioni fiscali per i contribuenti capienti (coloro che hanno un reddito sufficiente per sfruttare le detrazioni IRPEF) e, dall’altro, i contributi diretti/a fondo perduto per gli incapienti.
Non dovrebbero essere riconfermati nel 2025:
– il bonus mobili ed elettrodomestici (50%);
– il bonus verde (36%);
– la possibilità di combinare l’ecobonus e il Sismabonus (Eco-Sismabonus) per le parti comuni degli edifici (dall’80% all’85% a seconda dei casi).
La riforma dei bonus edilizi sarà inclusa nella prossima legge di bilancio e seguirà le direttive europee sulle Case Green , che prevedono una riduzione del 16% dei consumi energetici entro il 2030 e del 22% entro il 2035.
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